BENIGNI
UN COMMENTO UNIVERSALE
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Prendo spunto da un articolo, capitatomi sotto gli occhi fra i tanti contributi della Rete, pubblicato sul sito del Corriere della Sera, in una pagina del Corriere Fiorentino, all’indomani della consegna del Leone d’oro alla carriera al “malritenuto” grandissimo attore toscano Roberto Benigni; una pagina nella quale, dopo aver letto l’articolo, ho inviato il mio commento controcorrente, ovviamente non pubblicato, come sempre accade in tutti i siti che non amano essere contraddetti o che temono che la verità possa nuocere gravemente ai loro contributi da bancarella. Ho pensato allora di scrivere, su questa rapida finestra del mio sito, un “commento universale” valido per ogni spazio della Rete in cui il saltimbanco di Castiglion Fiorentino Roberto Remigio Benigni venga magnificato come grande uomo di cultura, esegeta di Dante, della Bibbia e di Mameli, Storico, plurilaureato per conferimenti onorifici in Lettere, Filo-sofia, Psicologia, Filologia e chi più ne ha più ne metta, o come grande attore e regista.
…………………link dell’articolo
Chi voglia divertirsi a frugare fra le critiche del blog annesso a codesto mio sito può subito rendersi conto di come la magia del mercato possa, con la sua bacchetta, trasformare l’ignoranza in illuminata conoscenza e, qualora voglia impegnare le proprie risorse razionali, riflettere sul fatto che mai e poi mai, questo “grande interprete” dello schermo, potrebbe rivestire i panni di un Amleto o di un Re Lear, o di qualunque simile personaggio della scena, se non attraverso improbabili parodie in cui ogni maschera indossata non riuscirebbe a cancellare un’unica, riconoscibile, trita figura da palcoscenico di periferia: Roberto Remigio Benigni, modesto “traduttore” di un modesto se stesso.
Commento sempre pronto e valido da oggi e per sempre
in relazione alle occasioni suggerite:
Inutile scrivere a chi non pubblica pareri “allineati”…
Benigni vale molto poco, soprattutto come esegeta di ogni cosa,
ma anche come attore in generale, capace di interpretare
esclusivamente se stesso,
e le “laudationes” che lo esaltano
sono soltanto sperticati proclami di mercato!
Amato Maria Bernabei
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